Ospedale Santa Maria della Misericordia - Perugia, Provincia di Perugia

Armando M.

Il 1° febbraio 2024 sono stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico, presso il reparto di Chirurgia Toracica dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dal professor Francesco Puma, coadiuvato dal Dottor Jacopo VANNUCCI e Dottor Emilio SPINOSA, e da un’eccellente équipe presente nella Sala Operatoria. Oggi,a distanza di mesi dall’intervento, porto e porterò per sempre nel mio cuore questa esperienza.
Fin dal primo momento dal ricovero, ho potuto constatare l’altissimo livello di professionalità di tutto il personale medico e infermieristico. La pulizia del reparto è impeccabile, un aspetto che infonde subito fiducia e tranquillità ai pazienti. Durante la mia degenza, ho apprezzato profondamente la disponibilità e la gentilezza del personale, che si è sempre mostrato pronto ad assistermi con attenzione e umanità. Ogni membro del team, dagli infermieri agli assistenti, ha dimostrato di svolgere il proprio lavoro non solo con competenza, ma anche con un’autentica dedizione verso i pazienti.La malattia, nonostante tutto mi ha fatto un regalo, mi ha permesso di conoscere e comprendere quanto questo reparto sia una realtà unica, dove il servizio offerto va ben oltre la semplice cura medica: si tratta di un vero e proprio supporto umano, in cui il personale sanitario e parasanitario si prende cura dei pazienti con un’attenzione che li fa sentire accolti e protetti. In questo reparto ho trovato dei veri angeli, sempre pronti a sostenere con un sorriso e una parola di conforto. Mi ha permesso di conoscere delle persone speciali, in particolare Paolo mio compagno di stanza con cui ci siamo confortati a vicenda rendendo quindi la nostra degenza ancora più “leggera”.
Non posso che esprimere la mia più sincera gratitudine e ammirazione per il lavoro straordinario che viene svolto quotidianamente da questi angeli nel reparto di Chirurgia Toracica.

Riccardo P.

Voglio esprimere la mia profonda insoddisfazione per il trattamento ricevuto da mio padre durante una visita intramoenia presso il reparto di neurologia dalla Prof.ssa Lucilla Parnetti. Mio padre soffre di demenza senile e, invece di ricevere un’assistenza attenta e comprensiva, ha dovuto subire un atteggiamento freddo e sgarbato. Io e mia madre, che lo abbiamo accompagnato, abbiamo assistito a una serie di comportamenti inaccettabili da parte della professoressa.

Nonostante si trattasse di una visita a pagamento, la professoressa si è dimostrata estremamente scontrosa e maleducata, senza alcuna sensibilità nei confronti di un paziente fragile come mio padre. Il suo atteggiamento distaccato e irritante ha reso l’intera esperienza spiacevole, invece di garantire il supporto e la professionalità che ci si aspetterebbe in una situazione del genere, oltre al fatto che siamo andati via senza avere un referto o una terapia. Completamente inutile.

Ne racconto solo una, la più semplice: mia madre, rivolgendosi a lei con il titolo di "dottoressa", si è vista rispondere in modo piccato, quasi aggressivo, perché la Prof.ssa Parnetti pretende di essere chiamata “professoressa” e non “dottoressa”. Un dettaglio insignificante rispetto alla gravità della situazione, ma che dimostra la totale mancanza di empatia e attenzione per ciò che davvero conta: il benessere del paziente.

Trovo assurdo che un medico possa trattare in questo modo un paziente affetto da una patologia così delicata, a maggior ragione in un contesto privato. Spero che vengano presi provvedimenti per garantire un’assistenza più umana e rispettosa a chi ne ha bisogno.
Pasqui Riccardo

Chiara R.

Il 26 dicembre mi sono recata in pediatria perché il mio bambino di 3 mesi non stava bene hanno scoperto avesse virus sinciziale. Le infermiere e le dottoresse sono state veramente eccezionali, hanno un'empatia e sensibilità nei confronti dei loro pazienti, ed diventano quasi psicologi per noi genitori che passiamo là dentro giorni che sembrano non finire mai. Un grazie particolare va alla Dott.ssa Castellani

M.

Recensione del reparto di Ginecologia e Ostetricia: Esperienza deludente e traumatica

Mi sento di dare 1 stella per vari motivi, principalmente legati alla mia esperienza nel reparto di Ginecologia e Ostetricia. Purtroppo, la mia gravidanza è stata a rischio fin dall’inizio, e sono stata seguita da loro, ma il trattamento ricevuto è stato molto deludente.
Il mio voto riguarda soprattutto il trattamento che ho ricevuto durante le visite. Mi sentivo come se fossi solo una “cavia” per studenti e tirocinanti: ogni volta che andavo, dovevo spiegare la mia situazione da capo, perché il personale era sempre diverso e non venivo mai informata su niente. Questo, anche se avevo appuntamenti fissati, non veniva mai rispettato, né l’orario né l’ordine di arrivo.
Mi tenevano all’oscuro della mia condizione, eppure erano loro a prendere decisioni senza coinvolgermi, nonostante fossi io l’unica persona che poteva decidere per me e per la mia bambina.
Per motivi vari, sono stata ricoverata il 16, e l’esperienza è stata un incubo. Mi hanno iniziato a stimolare il parto senza successo, il personale era maleducato, in particolare le infermiere, alcune delle quali erano ostinate e scortesi. Essendo diabetica, mi veniva negato il cibo, e ho fatto la fame per giorni. Ho dovuto farmi portare da casa del cibo grazie a mio marito. Inoltre, mi hanno anche somministrato l’insulina sbagliata una volta, rischiando di abbassare ulteriormente la mia glicemia.
Durante il ricovero, continuavano a tenermi lì senza darmi alcun aggiornamento, e ho scoperto, casualmente, che una ragazza che era seguita privatamente dal primario aveva ricevuto un trattamento completamente diverso. Le veniva controllata regolarmente la salute, e le venivano forniti pasti abbondanti, mentre a me veniva negato tutto, come se il fatto di non essere “paziente privata” significasse un trattamento inferiore.
Dopo 8 giorni di sofferenze, ho deciso di trasferirmi in un altro ospedale, ormai esausta. Lì ho finalmente chiesto al primario e alle specializzande di essere trasferita, e improvvisamente, in un batter d’occhio, sono diventata “idonea” per un cesareo, che mi è stato fissato per il 26, ben 10 giorni dopo il mio ricovero!
Durante quei 10 giorni in ospedale, la situazione è stata insostenibile: errori nei farmaci, nessun cibo per me, e una gestione totalmente inadeguata del mio stato fisico e psicologico. Arrivando al culmine del mio stress, ero ormai al limite della resistenza psicologica e fisica.
Anche dopo il parto, il trattamento non è migliorato. Non riuscivo ad allattare a causa dei farmaci che stavo assumendo, eppure sono stata costretta a tentare di allattare, ignorando completamente la mia condizione. Inoltre, ogni volta che chiedevo del latte in formula per mia figlia, venivo trattata come se fossi una madre inadeguata. Le risposte erano scortesi e mi veniva fatto sentire in colpa.
Nel complesso, la mia esperienza è stata traumatica. Se dovessi partorire di nuovo, non mi farò seguire da loro. Il trattamento che ho ricevuto è stato da denuncia, e non credo che un ospedale che maltratta le sue pazienti e ignora le loro esigenze sia adatto a chi cerca un’esperienza di parto serena.
Va detto che l’ospedale è ben attrezzato con macchinari di alta qualità per l’assistenza neonatale, ma questo non basta a compensare un trattamento così negativo verso le madri.

Pensateci bene prima di scegliere questo ospedale per il parto.

Antonietta D. T.

É la seconda volta che vengo a visita in questo ospedale, e devo dire che li ho trovati tutti disponibili e cordiali.
Ma per quanto riguarda al Dott Giulio Spinucci, Cardiologo. È un ECCELLENZA.
Non ho parole per definire la sua Bontà d'animo.
Grazie Dott..

Massimiliano

Giorni fa mia madre è stata ricoverata presso il reparto di Cardiologia, ove ha effettuato un intervento TAVI, eseguito impeccabilmente dal Dott. Salvatore Notaristefano. Ringrazio di cuore, tutto il personale, (dottori, infermieri, tecnici, ausiliari), per la professionalità, gentilezza, disponibilità, cortesia, dimostrati prima e durante il ricovero, nonché nelle numerose telefonate intercorse. Mi è gradito anche segnalare l'ordine, l'efficienza e le eccellenti condizioni igienico-sanitarie della struttura ospedaliera. GRAZIE !!!!

Giovanni C.

Basta con questo piagnisteo sulla sanità italiana! In 10 anni ho vissuto in Malta, Cechia, Spagna, Portogallo, Romania e Grecia: anche i loro dottori vengono qui da noi per imparare, perché i nostri medici sono dei veri fuoriclasse.
Dopo due anni di diagnosi mediche all’estero - improvvisate, allarmanti, infondate - sono tornato qui al pronto soccorso (e senza nemmeno “aspettare un'eternità”, il solito cliché) e dopo 7 ore di analisi approfondite, ho ricevuto le notizie più belle della mia vita.
Tutto grazie alla competenza, serietà, empatia e passione dei medici che mi hanno assistito.

Un grazie speciale al dottor Sokol, un gentiluomo, alla sua assistente, la dottoressa Elisa, un angelo in camice blu, e a Giorgio, che mi ha accompagnato a fare la radiografia con una gentilezza spontanea che non si può dimenticare.

Dovremmo essere tutti un po’ più orgogliosi della nostra sanità pubblica, è tra i fiori all'occhiello per tutta l’Europa ❤️

Ste M.

Giorni fa sono stato ricoverato presso il reparto di Cardiologia per effettuare una Coronarografia , rep. Emodinamica , con successiva angioplastica , eseguita impeccabilmente dal dott. S. Notaristefano e devo ringraziare tutto il personale, dottori , tecnici , infermieri , ausiliari , ecc, per la professionalità ,gentilezza , disponibilità , cortesia , dimostrate prima e durante il ricovero. Il giorno della dimissione mi sono recato presso la farmacia dell'Ospedale medesimo , trovando la stessa efficienza e cordialità di cui sopra . Veramente Grazie !!!!